Quali sono le patologie potenzialmente trattabili tramite adroterapia
Tumori delle ghiandole salivari
Vuoi sottoporci il tuo caso? Clicca QUI
I Tumori delle ghiandole salivari sono rare neoplasie a malignità variabile che rappresentano meno dell’1% di tutte le diagnosi di tumore e circa il 5% dei tumori della testa e del collo.
Nell’80% dei casi le Neoplasie della ghiandole salivari si sviluppano nella parotide, in circa il 10%-15% dei casi nella ghiandola sottomandibolare e nel restante 5%-10% nella ghiandola sublinguale e nelle ghiandole salivari minori.
Le Neoplasie delle ghiandole salivari si possono presentare sia in forma benigna che in forma maligna, in percentuali diverse a seconda di dove si sviluppa la massa tumorale: nella parotide il 20% dei casi risulta maligno, nella zona sottomandibolare è stato riscontrato un 50% di malignità, mentre nella ghiandola sottolinguale e nelle ghiandole salivari minori è stata registrata una forma maligna nell’80% dei casi. Nelle forme maligne più rare l’evoluzione clinica è spesso aggressiva, con possibilità di metastasi a distanza.
Esistono differenti forme anatomopatologiche di Tumori delle ghiandole salivari: dagli adenomi (come ad esempio l’Adenoma pleomorfo) ai carcinomi (come il Carcinoma mucoepidermoide, il Carcinoma adenoide cistico, l’Adenocarcinoma, il Carcinoma a cellule squamose), fino ai sarcomi e ai linfomi.
I Tumori delle ghiandole salivari possono manifestarsi in soggetti di qualsiasi età, sebbene colpiscano prevalentemente soggetti in età adulta avanzata. In letteratura sono presenti rari casi di Tumore delle ghiandole salivari in età pediatrica. Questa neoplasia colpisce sia soggetti di sesso maschile che di sesso femminile senza sostanziali differenze, sebbene sia stata riscontrata una lieve incidenza maggiore negli uomini in età più avanzata.
Cause dei Tumori delle ghiandole salivari
Sebbene le cause delle Neoplasie delle ghiandole salivari non siano ancora state definite, esistono dei fattori di rischio che potrebbero incidere sullo sviluppo di questi tumori, tra cui:
- Precedente presenza di un tumore benigno nella stessa area
- Esposizione, soprattutto in giovane età, a radiazioni nella zona della testa e del collo, come ad esempio a causa di un precedente trattamento radiante
- Esposizioni prolungate a polveri di metalli (come il nichel), polveri di minerali (come il silicio) o sostanze radioattive
- Alimentazione povera di vitamina A e vitamina C
Sintomi dei Tumori delle ghiandole salivari
Nella maggior parte dei casi le Neoplasie delle ghiandole salivari si presentano come una massa indolente localizzata nella regione della testa e del collo.
In alcuni casi, soprattutto nelle forme maligne, si possono presentare anche i seguenti sintomi:
- Dolore locale o regionale
- Asimmetrie visibili
- Parestesie
- Difficoltà a inghiottire
- Causalgia
- Perdita delle funzioni motorie
- Epistassi
La sintomatologia precedentemente elencata può essere causata da numerose patologie, per questo motivo nei casi in cui questi sintomi dovessero protrarsi per lungo tempo è necessario rivolgersi ad un medico.
Diagnosi dei Tumori delle ghiandole salivari
In caso di sospetto Tumore salivare è necessario che lo specialista esamini in modo approfondito le ghiandole salivari al fine di scoprire la presenza di eventuali masse, inoltre è fondamentale definire in modo specifico l’anamnesi del paziente.
Successivamente è necessario procedere con delle metodiche di imaging volte a confermare la presenza della lesione, identificarne la sede anatomica e determinarne la natura. Tra le tecniche di imaging che possono essere eseguite ci sono:
- Ecotomografia (US)
- Scialografia
- Risonanza magnetica (RM)
- Tomografia ad emissione di positroni (PET)
- Tomografia computerizzata (TC)
Infine lo specialista può prevedere una biopsia con aspirazione tramite ago per confermare la natura della massa.
Trattamento dei Tumori delle ghiandole salivari
Il trattamento delle Neoplasie delle ghiandole salivari dipende dalla natura del tumore, dalla sua localizzazione, dalla sua diffusione e dalle condizioni generali di salute del paziente.
Solitamente la chirurgia, in associazione alla radioterapia, è il trattamento di scelta. Purtroppo, per la tendenza a diffondere lungo le vie nervose, la chirurgia non è sempre sufficiente ad ottenere un controllo di malattia, con presentazioni cliniche di forme particolarmente aggressive localizzate vicino a tessuti sensibili. Nei casi in cui la resezione completa non è contemplata, si è rivelato particolarmente efficace il trattamento con adroterapia. Il minore impatto sui tessuti sani, la riduzione degli effetti collaterali e la maggiore salvaguardia dell’estetica del viso rendono l’adroterapia il trattamento di scelta nei casi più complessi.