Quali sono le patologie potenzialmente trattabili tramite adroterapia
Ritrattamenti di tumori in sedi già irradiate
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Il trattamento delle neoplasie con adroterapia apporta dei vantaggi notevoli rispetto alla terapia tradizionale, sia in caso di tumori radioresistenti che nelle situazioni di inoperabilità dovute ad una complicata localizzazione della massa tumorale o alle condizioni di salute del paziente.
Inoltre questa forma molto avanzata di radioterapia, basata sull’uso di protoni e ioni di carbonio, si dimostra particolarmente efficace nella trattamento di tumori localizzati in sedi del corpo già precedentemente irradiate.
Questa condizione è possibile grazie alla natura degli adroni, particelle nucleari le cui proprietà fisiche permettono una maggiore precisione nel trattamento, che si traduce in una più elevata capacità di danneggiare il tumore conservando i tessuti sani circostanti. Nel caso degli ioni carbonio, inoltre, è stata riscontrata una maggiore capacità di vincere la radio-resistenza di alcune tipologie di neoplasie.
Un trattamento con adroterapia può rappresentare una possibilità di cura in molti casi grazie alla distribuzione ottimale e al risparmio per gli organi vicini, che hanno ricevuto già una precedente dose di Radioterapia, in quanto la dose di radiazione somministrata al paziente viene distribuita in modo ottimale, rendendola più funzionale allo scopo e meno critica per il paziente, al fine di evitare complicazioni di salute permanenti.
La complessità che il ritrattamento presenta rende necessario che ogni singolo caso venga valutato dai medici specialisti, al fine di stabilire l’approccio terapeutico migliore. Questa personalizzazione del trattamento garantisce una più alta efficacia della terapia.
Abbiamo in corso uno studio "Phase II clinical study on the re-irradiation of lateral pelvic recurrences of gynecological malignancies (CYCLOPS)" volto a valutare l'efficacia del trattamento con ioni carbonio sulle recidive laterali di neoplasie ginecologiche già irradiate.