CNAO RISPONDE: PER QUALI PATOLOGIE È INDICATA L’ADROTERAPIA?
TUMORI NON OPERABILI E RESISTENTI ALLA RADIOTERAPIA: SERVE L’ADROTERAPIA
16 apr/20
La dottoressa Maria Rosaria Fiore, radioterapista oncologa del CNAO, risponde a una delle domande più frequenti che riceviamo "Quali sono le patologie trattabili con l'adroterapia?".
I tumori trattabili con adroterapia sono essenzialmente tumori definiti radioresistenti, ovvero tipi istologici di malattia che, sebbene subiscano un danno da radiazioni, sono capaci di auto-ripararsi dopo un periodo di tempo variabile, dando luogo a una ripresa di malattia, la cosiddetta “recidiva”. Tumori radioresistenti sono rappresentati più frequentemente da cordomi, condrosarcomi, la grande famiglia dei sarcomi con i suoi sottotipi, i tumori delle ghiandole salivari, in particolare il carcinoma adenoideo-cistico, e il melanoma, compreso il melanoma oculare.
Sono tumori per i quali la radioterapia con fotoni non ha dato sempre risultati clinici incoraggianti. Talvolta, alcuni di questi tipi o sottotipi istologici, si presentano con un andamento di crescita lenta. In questi casi particolari, accompagnati anche da una sintomatologia sfumata e poco indicativa, la diagnosi è spesso tardiva e i volumi che la maggior parte di questi tumori hanno raggiunto al momento della valutazione oncologica e dell’impostazione terapeutica rendono difficile, talvolta impossibile, l’asportazione chirurgica a meno di sequele invalidanti per il paziente.
L’adroterapia è infatti indicata anche per quei tipi di tumore che seppure radiosensibili insorgono in sedi per cui la chirurgia diventa complessa o non fattibile. In particolare ci riferiamo a tumori della colonna, spinali o paraspinali, o tumori encefalici dove, a causa dell'importanza delle normali funzioni di organi come il midollo spinale, le strutture ottiche, il tronco cerebrale, il tessuto encefalico sano, a fronte di interventi chirurgici aggressivi con protratti periodi di riabilitazione, l’adroterapia può rappresentare una valida alternativa alla chirurgia.
Tra i tumori radioresistenti vengono considerati al CNAO anche i tumori della prostata ad alto rischio.
Di recente sono oggetto di studio alcuni tumori del tratto gastrointestinale, tumori del pancreas, del fegato e dell’esofago e tumori dell’apparato ginecologico.
La potenzialità dell’adroterapia, in particolare la capacità di risparmio dei tessuti adiacenti al tumore, la rende particolarmente indicata in campo pediatrico. La capacità della radioterapia con protoni di ridurre il volume di encefalo sano che riceve dose, potrebbe minimizzare il declino neuro-cognitivo tipico del trattamento di tumori encefalici pediatrici. Da non sottovalutare, soprattutto in campo pediatrico il rischio potenziale di insorgenza di secondi tumori indotti da dosi medie-basse di radiazioni in tessuti sani.”
Chi volesse avere maggiori dettagli sulle patologie trattabili può consultare questa pagina del sito del CNAO: https://fondazionecnao.it/distretti-potenzialmente-trattabili
“Tra le patologie più trattate al CNAO vi sono i sarcomi” spiega la dott.ssa Fiore, che aggiunge – “I sarcomi sono una grande famiglia di tipi e sottotipi istologici perché originano da tessuti diversi presenti in tutto il nostro organismo. Un tipo o sottotipo di sarcoma può insorgere in qualsiasi distretto anatomico, dal massiccio facciale, alla colonna vertebrale, al tratto toraco-addominale, agli arti,... Pertanto è possibile diagnosticare un sarcoma in qualsiasi regione anatomica, comprese quelle di difficile approccio chirurgico dove spesso non è possibile un intervento radicalmente risolutivo. In questi casi i sarcomi, come altri tipi di tumore a insorgenza in regioni critiche trova vantaggio nell’utilizzo dell’adroterapia. A tale caratteristica si aggiunge il comune denominatore di questa eterogeneità di tipi e sottotipi tumorali che è la nota radioresistenza, ciò che li rende particolarmente indicati all’utilizzo dell’adroterapia da sola o combinata alle altre terapie oncologiche (chirurgia e/o terapia medica).
E’ fondamentale, nel caso di diagnosi o sospetto di sarcoma, inviare il paziente a centri di riferimento con esperienza nel trattamento della patologia. La bassa incidenza e la grande eterogeneità della malattia, necessita di un approccio multidisciplinare tra figure professionali esperti nel trattamento dei sarcomi.
Sul sito del CNAO sono riportare tutte le informazioni su come accedere alle terapie che sono coperte dal Servizio Sanitario Nazionale: https://fondazionecnao.it/accesso-alla-terapia/selezione-patologia