Studi clinici in corso
Studi clinici in corso
Elenco studi clinici osservazionali e interventistici in corso al CNAO
La Fondazione CNAO conduce, sviluppa e promuove la ricerca scientifica sulle applicazioni dell’adroterapia con lo scopo di migliorare le conoscenze e quindi le possibilità terapeutiche per i pazienti.
Gli studi clinici condotti presso la Fondazione CNAO sono sia di natura osservazionale che interventistica e forniscono ai ricercatori la possibilità di rispondere a quesiti diversi e di identificare le modalità terapeutiche più efficaci per il trattamento della malattia.
Cosa si intende per Ricerca Osservazionale?
La ricerca osservazionale, per sua stessa definizione, non ha alcun impatto sul percorso di cura del paziente, che seguirà i protocolli e le linee guida di riferimento relative al trattamento adroterapico.
La Fondazione CNAO raccoglie i dati clinici, fisici, dosimetrici e di valutazione del benessere psicofisico dei pazienti che acconsentono alla ricerca osservazionale all’interno di un unico registro, gestito nei sistemi informativi, chiamato “REGAL, Registry Trial”. La raccolta e l’analisi di tali dati favorisce la possibilità di individuare fattori prognostici e predittivi di risposta al trattamento adroterapico, con un’attenta valutazione ai risultati, inclusi gli effetti tossici, anche nel lungo periodo. Tale registro viene infatti utilizzato per generare evidenza clinica e dati di alta qualità finalizzati ad aumentare le conoscenze sul trattamento adroterapico, ancora poco praticato e conosciuto.
Il consenso al trattamento dei dati a tale scopo è strettamente volontario e prevede la presa visione della scheda informativa e la firma del consenso mod. 085.
Cosa si intende per Ricerca Interventistica?
La ricerca interventistica è definita come qualsiasi ricerca condotta su un individuo al fine di comprendere meglio le cause, l’evoluzione e le modalità di trattamento della malattia con lo scopo di migliorare la qualità di vita dei soggetti partecipanti allo studio e della popolazione più in generale. Gli studi clinici vengono, infatti, condotti con obiettivi diversi che vanno dalla prevenzione, alla diagnosi, alla terapia.
La decisione di aderire ad uno studio clinico è strettamente volontaria e revocabile in qualsiasi momento. Il medico che segue il paziente ha il dovere di informare, ascoltare e rispondere a tutti i quesiti che il paziente non deve esitare a porre. Il paziente ha il diritto e il dovere di conoscere tutte le informazioni disponibili, compresi i potenziali benefici e i rischi. Tutte le principali informazioni relative allo studio vengono riportate e consegnate al paziente nel modulo informativo studio specifico; il paziente può sottoporsi alle procedure previste dallo studio solo dopo avere opportunamente firmato il consenso informato specifico per quello studio.]
La ricerca clinica è sottoposta a norme ben precise al fine di garantire la sicurezza del soggetto partecipante alle studio, la tutela dei dati personali e il rispetto dei diritti umani. Questa deve, infatti, essere condotta nel rispetto della normativa vigente ed in osservanza alle regole di Buona Pratica Clinica (Good Clinical Practice) ormai riconosciute a livello internazionale, quali requisiti minimi per una corretta conduzione di studi clinici. Inoltre, tutti gli studi sono approvati preventivamente dal Comitato Etico Territoriale CET LOMBARDIA 6.
Sono numerosi gli studi clinici osservazionali in corso sui trattamenti fino ad oggi erogati con l’obiettivo di creare evidenze sullo stato dell’ arte dell’adroterapia nonché di fornire la base per studi interventistici futuri.
La ricerca clinica interventistica si concentra invece su studi di fase II, per dimostrare il profilo di efficacia e sicurezza dell’adroterapia.
Tra questi, in attuale fase di arruolamento, gli studi sulle patologie del distretto ginecologico:
- Studio CYCLE per il trattamento esclusivo con ioni carbonio dei melanomi mucosi del basso tratto genitale femminile
- Studio CYCLOPS che prevede la Re-irradiazione con ioni carbonio delle recidive pelviche laterali di tumori ginecologici, insorte dopo una precedente radioterapia a livello pelvico
Di recente attivazione lo studio ICONIC volto a verificare, in pazienti oligometastatici (da tumore polmonare non a piccole cellule, tumore squamocellulare del distretto testa e collo, il melanoma o il carcinoma uroteliale) con malattia stabile in corso di immunoterapia, il potenziale incremento della risposta immunitaria antitumorale conseguente alla RT con ioni carbonio su una singola lesione metastatica.
CNAO ha in corso collaborazioni nazionali e internazionali con numerosi Istituti e Centri Oncologici di riferimento che inviano pazienti per i trattamenti.
Degno di nota la partecipazione attiva di CNAO allo studio e multicentrico-randomizzato Francese ETOILE che confronta la radioterapia con ioni carbonio e la radioterapia con fotoni e/o protoni nei tumori radio resistenti (carcinomi adenoideo cistici e sarcomi).
Nuovi studi clinici prospettici sono stati recentemente presentati al Comitato Etico, mentre altri sono in corso di stesura.
L’elenco aggiornato dei progetti di ricerca clinica che la Fondazione CNAO promuove o ai quali partecipa è consultabile in ogni momento cliccando sul box che segue.
Elenco studi cliniciStudio clinico di fase II per il trattamento con radioterapia con ioni carbonio dei melanomi delle mucose del tratto genitale inferiore femminile (CYCLE)
I melanomi primari che si originano dal tratto genitale femminile sono neoplasie rare e molto aggressive e la radioterapia con ioni carbonio può rappresentare un trattamento efficace per i pazienti con melanoma ginecologico avanzato o ricorrente.
Le esperienze cliniche sono documentate da NIRS, in Giappone, dove è stata somministrata la radioterapia con ioni carbonio, fino ad una dose totale di 57,6 Gy, a 23 pazienti con melanoma (vaginale, n.14; vulvare, n.6; e cervicale, n.3) con metastasi linfonodali limitate alle regioni inguinali/ pelviche. I tassi di controllo locale (LC) e di sopravvivenza globale (OS) a 3 anni erano rispettivamente del 49,9% e del 53,0%. Il beneficio previsto del trattamento con ioni di carbonio è il miglioramento del controllo locale nei pazienti con diagnosi di melanoma della mucosa del tratto genitale inferiore, con bassa tossicità. Questo beneficio dipende dalle caratteristiche fisiche e radiobiologiche degli ioni di carbonio.
Sulla base di queste evidenze, il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica ha intrapreso uno studio clinico di fase II per il trattamento con radioterapia con ioni carbonio dei melanomi delle mucose del tratto genitale inferiore femminile (CYCLE), con l’obiettivo di replicare i risultati riportati al NIRS e di offrire così la possibilità di ottenere promettenti tassi di sopravvivenza senza progressione (PFS) e di controllo locale (LC) in pazienti con diagnosi di melanoma della mucosa del tratto genitale inferiore.
Sinossi Studio per il trattamento dei melanomi delle mucose del tratto genitale inferiore femminile - CYCLEStudio clinico di fase II sulla re-irradiazione delle recidive pelviche laterali delle neoplasie ginecologiche (CYCLOPS)
Le recidive del carcinoma cervicale sono per lo più loco regionali (vagina e pelvi), invece le recidive distanti sono rare e si verificano più frequentemente nei casi di adenocarcinoma. La radioterapia con ioni carbonio può rappresentare un trattamento efficace per i pazienti con recidive pelviche laterali di neoplasia ginecologica precedentemente irradiata.
Le esperienze cliniche con radioterapia con ioni carbonio sono documentate da NIRS, in Giappone, dove 16 pazienti con ricaduta linfonodale di tumori ginecologici sono stati trattati con la radioterapia con ioni di carbonio (CIRT). I risultati hanno riportato un controllo locale di 3 anni al 94%, con un tasso di sopravvivenza complessivo del 74% e un tasso di sopravvivenza senza malattie del 55%. Sono state registrate solo una tossicità di tipo G2 e G1.
Sulla base di queste evidenze, il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica ha intrapreso uno studio clinico di fase II sulla re-irradiazione delle recidive pelviche laterali delle neoplasie ginecologiche (CYCLOPS), con l’obiettivo di replicare i risultati riportati al NIRS e di ottenere un tasso di controllo locale in pazienti con ricadute pelviche laterali di neoplasia ginecologica precedentemente irradiata. Particelle ad alta LET (Linear Energy Transfer) come ioni di carbonio possono, infatti, garantire un vantaggio biologico rispetto ai fotoni in neoplasie radioresistenti, data la loro maggiore efficacia biologica (RBE).
Sinossi Studio sulla re-irradiazione delle recidive pelviche laterali delle neoplasie ginecologiche - CYCLOPSSAcral Chordoma: studio randomizzato e osservazionale sulla chirurgia in confronto alla radioterapia nella malattia primitiva localizzata (SACRO)
Di norma i pazienti affetti da cordoma primitivo localizzato del sacro sono trattati con la chirurgia, che risulta però avere un’efficacia limitata, portando nella maggior parte dei casi a una prognosi sfavorevole.
Sulla base di queste evidenze, nel tentativo di aumentare le probabilità di guarigione, anche da ricaduta, e di limitare la comparsa di recidiva o di progressione della malattia, il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, in collaborazione con la Fondazione IRCCS - Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, ha intrapreso uno studio multicentrico di confronto, in aperto, a gruppi paralleli, che valuterà l’efficacia di un innovativo schema che prevede tre diversi gruppi di trattamento: il trattamento chirurgico (seguito o meno da radioterapia); il trattamento di radioterapia definitivo, con adroni, ioni carbonio e protoni ad alte dosi; la randomizzazione al trattamento chirurgico o trattamento di radioterapia definitivo ad alte dosi.
Ai pazienti potenzialmente candidabili vengono offerte informazioni complete sulle caratteristiche, sulla potenziale efficacia e sugli effetti collaterali del trattamento con radioterapia definitiva ad alte dosi e del trattamento chirurgico, associato o meno a radioterapia, e possono scegliere secondo quale trattamento essere trattati.
L'obiettivo finale dello studio è quello di stimare una distribuzione di probabilità a posteriori della efficacia relativa delle due diverse strategie di trattamento a confronto.
Studio clinico di fase II per il trattamento preoperatorio di adenocarcinomi del pancreas o borderline operabili con chemioterapia e radioterapia con Ioni Carbonio
Il tumore del pancreas mostra una resistenza intrinseca alle radiazioni convenzionali, che non possono essere somministrate a dosaggi elevati per la vicinanza di organi critici. Sulla base di queste evidenze e nel tentativo di aumentare la sopravvivenza da progressione locale, il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica ha intrapreso uno studio clinico di fase II per il trattamento preoperatorio di adenocarcinomi del pancreas, attraverso la radioterapia con ioni carbonio. Sono previste quattordici settimane di trattamento, prima del trattamento chirurgico, durante le quali il paziente viene costantemente monitorato clinicamente dal medico di riferimento. Il beneficio atteso del trattamento con ioni carbonio è il miglioramento del controllo locale senza un aumento inaccettabile della tossicità, che dipende dalle favorevoli caratteristiche fisiche e radiobiologiche degli ioni carbonio. L’esperienza giapponese dell’impiego di otto frazioni di ioni carbonio, seguita dopo quattro settimane da chirurgia, ha mostrato un tasso di resecabilità elevato e una sopravvivenza a cinque anni del 52% nei pazienti operati e 42% in quelli non operati.
Sinossi Studio per il trattamento del tumore del pancreas