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Il fisico di fama internazionale, padre dell’adroterapia in Italia e Presidente della Fondazione TERA, subentra nella carica a Erminio Borloni

Il Professor Ugo Amaldi Presidente Emerito di CNAO

25 lug/23

Il Consiglio di Indirizzo di CNAO nella seduta del 20 luglio scorso ha nominato il Prof. Ugo Amaldi – fisico di fama internazionale, padre dell’adroterapia in Italia e autorevole divulgatore scientifico, i cui manuali di fisica hanno formato generazioni di studenti – quale nuovo Presidente Emerito di CNAO. Nato a Roma nel 1934, il Prof. Amaldi, già Componente del Consiglio di Indirizzo sin dalla prima riunione tenutasi a novembre 2001, subentra nella carica a Erminio Borloni, storico manager pavese Presidente di CNAO fino al 2018 e scomparso nel 2019.

Al Prof. Ugo Amaldi si deve lo sviluppo in Italia, a partire dai primi anni novanta, dell’adroterapia: è infatti il 1991 quando scrive a quattro mani con Giampiero Tosi il rapporto pioneristico “Per un centro di teleterapia con adroni”, accolto con entusiasmo da Umberto Veronesi e dall’allora Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Nicola Cabibbo. Da lì il resto è storia, con un percorso non privo di ostacoli, che porterà alla realizzazione del primo centro italiano per il trattamento dei tumori con fasci di particelle subatomiche, inaugurato ufficialmente a Pavia nel 2010, voluto e finanziato da Ministero della Salute e da Regione Lombardia. Grazie anche alla lungimiranza di Amaldi, oggi il CNAO è uno dei 6 soli centri in tutto il mondo in grado di effettuare l’adroterapia sia con protoni sia con ioni carbonio e ha trattato oltre 4.500 pazienti affetti da tumori difficili.

"La nomina del professor Amaldi era scritta nel DNA del nostro Centro”, ricorda il Professor Gianluca Vago, Presidente del CNAO. “Fu lui a coniare il termine ‘adroterapia’ nel 1992, per indicare questa forma avanzata di radioterapia, e a sostenere con grande coraggio e lungimiranza il progetto e la realizzazione del sincrotrone al CNAO, per la cura dei tumori. Erminio Borloni, il ‘braccio manageriale’, e Ugo Amaldi, la mente scientifica, sono a tutti gli effetti i due padri fondatori del Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica. Era pertanto doveroso che il testimone passasse dal primo al secondo, nel pieno rispetto della nostra storia. Ma non posso non ricordare, in questa occasione, l’instancabile attività del professor Amaldi a sostegno della ricerca pubblica del nostro Paese, culminata nella recente proposta ormai nota come ‘piano Amaldi’ che, se venisse sostenuta dal nostro Governo, come speriamo, rappresenterebbe uno storico investimento a favore di tutto il mondo scientifico italiano”.

“Sono onorato di questo riconoscimento”, commenta il Prof. Amaldi. “All’inizio degli anni novanta l’idea che gli adroni, e in particolare gli ioni, potessero essere efficaci nel colpire le cellule tumorali radioresistenti era ancora solo un’ipotesi. Da allora è stata fatta molta strada: ad oggi, in tutto il mondo, sono quasi 300.000 i pazienti trattati con protonterapia e oltre 40.000 quelli trattati con ioni carbonio. Sono orgoglioso del contributo sostanziale che l’Italia, con il CNAO, ha saputo dare all’applicazione di questa nuova tecnologia. Sono altrettanto certo che, grazie alle rilevanti innovazioni che sta introducendo e che saranno presto disponibili, CNAO diventerà il centro di adroterapia più attrezzato al mondo e continuerà a produrre importanti risultati sul fronte della ricerca scientifica contro il cancro, migliorando ulteriormente le possibilità terapeutiche a beneficio dei malati oncologici”.

 

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