Un programma di formazione su oncologia e LGBTQIA+
La salute è un diritto di tutti e
curare è un dovere
27 giu/24
Le associazioni per la prevenzione e lotta ai tumori Salute Donna ODV e Salute Uomo presentano "La salute è un diritto di tutti e curare è un dovere", una giornata di formazione per offrire momenti di riflessione e di scambio sul tema "oncologia e LGBTQIA+", con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze sanitarie spesso generate da una mancata formazione del personale sanitario nei confronti delle persone transgender.
L'evento, che conta tra gli altri anche il patrocinio di CNAO, è gratuito e si svolgerà lunedì 8 luglio dalle 14:00 alle 18:30 presso il Campus della Salute - Aula 0.6 Policlinico San Matteo, Pavia.
Tra i relatori ci sarà anche la Dott.ssa Amelia Barcellini, medico radioterapista di CNAO.
Il tema della medicina di genere, ovvero della salute declinata su sesso e identità di genere, per lungo tempo è stato confinato solo all’aspetto riproduttivo, mentre è particolarmente rilevante in oncologia: infatti esistono differenze fra uomini e donne in termini biologici e molecolari, di risposta alle terapie antineoplastiche e di tossicità in seguito ai trattamenti contro il cancro.
Nella comunità LGBTQIA+, le problematiche oncologiche non ricevono ad oggi l'attenzione che meriterebbero: nella fase di transizione fra i sessi, queste persone vanno incontro a cambiamenti biologici così importanti da poter favorire l’insorgenza del cancro; inoltre, nel percorso di transizione, screening e prevenzione oncologica sono spesso trascurati.
L’Istituto superiore di sanità (ISS) – in collaborazione con centri clinici distribuiti su tutto il territorio nazionale e associazioni/collettivi transgender – nel giugno 2022 ha reso pubblici i risultati dello “Studio sullo stato di salute della popolazione transgender adulta in Italia”. Dagli studi condotti emerge la necessità di un’azione sanitaria specifica su questa comunità, volta a ridurre le disparità di accesso ai trattamenti e agli screening anticancro, che ancora esistono per alcune categorie e che sono spesso riconducibili al timore di subire discriminazioni.
In quest’ottica diventa fondamentale dare ai clinici e agli operatori sanitari strumenti e competenze per migliorare l’interazione medico-paziente, paziente-struttura sanitaria che è a tutti gli effetti essa stessa momento di cura.