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Intervista alla dott.ssa Daniela Corallo, ostetrica di libera professione.

L'importanza dell'allattamento al seno.

24 ott/24

Nel mese della prevenzione del tumore al seno, affrontiamo un tema molto importante con la dott.ssa Daniela Corallo, ostetrica libera professionista, che nel suo percorso lavorativo ha assistito moltissime neomamme supportandole nel post partum e nel percorso di allattamento al seno.

  • Nel mese della prevenzione del tumore al seno, ricade anche la settimana dedicata all'allattamento. Quali sono i benefici dell'allattamento al seno?

I benefici dell'allattamento al seno per la mamma sono numerosi. Oltre a stimolare la naturale contrazione dell'utero, favorendo il suo ritorno alle dimensioni normali e riducendo il sanguinamento post-parto, aiuta anche a perdere il peso accumulato durante la gravidanza. Inoltre, diminuisce significativamente il rischio di sviluppare l'osteoporosi e previene alcune forme di tumore al seno e alle ovaie.

  • Allattare dopo una diagnosi di tumore mammario è possibile?

Allattare dopo una diagnosi di tumore al seno non è sempre possibile e dipende spesso dal tipo di intervento chirurgico a cui la mamma è stata sottoposta e da quando è terminato il percorso terapeutico. Tuttavia, con una diagnosi precoce, esistono buone possibilità di optare per interventi conservativi che tengano in considerazione il futuro della donna come madre

  • Lei segue tante neomamme aiutandole nelle sfide che presenta il post partum e aiutandole nell'allattamento. Ha seguito anche mamme che hanno avuto una precedente neoplasia? Come le ha aiutate e supportate?

Ho seguito una mamma che aveva subito una mastectomia monolaterale. La diagnosi di tumore era arrivata pochi mesi prima del matrimonio, e lei ha iniziato il percorso terapeutico e chirurgico subito dopo. Dopo l'intervento e la chemioterapia, rimanere incinta è stato per lei un vero miracolo. L'ho conosciuta quando è tornata a casa con il suo bambino, ed è stato impegnativo supportare una neomamma che, già alle prese con tante difficoltà, scherzava definendosi "con una tetta in meno". Nonostante tutto, goccia dopo goccia, è riuscita ad allattare per 18 mesi. Sia io che la pediatra l'abbiamo sostenuta lungo il percorso, e al bambino è stata data un'aggiunta di latte artificiale, più per le preoccupazioni della mamma che per una reale necessità legata alla produzione di latte. Con la seconda bambina, anche lei un piccolo miracolo, non è stata necessaria alcuna aggiunta. Alla fine, la sua fiducia nel suo corpo ha avuto la meglio!

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