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L’intervista alla Prof.ssa Hellas Cena, Medico chirurgo specialista in scienza dell’alimentazione e Prorettore all’Università degli Studi di Pavia

Malattia e nutrizione, un legame indissolubile

30 mar/23

L’alimentazione e i comportamenti alimentari rivestono un ruolo fondamentale per la qualità di vita e sono alla base del benessere psicofisico dell’essere umano, anche e specialmente quando ci si trova in condizioni di malattia. Ne parliamo con la Prof.ssa. Hellas Cena, Medico chirurgo specialista in Scienza dell’alimentazione - Prorettore dell’Università degli Studi di Pavia.

Quanto è importante lo stato nutrizionale in caso di malattie cronico degenerative come i tumori?

La nutrizione ha un ruolo molto importante per la salute dell'uomo, soprattutto in condizioni di malattia. In particolare se pensiamo alle malattie cronico degenerative o non trasmissibili, fra cui i tumori. Questo perché lo stato della nutrizione di un individuo non è solo un indicatore di salute ma anche perché impatta sul risultato della terapia medica o chirurgica a cui il paziente oncologico si deve sottoporre. Di conseguenza, la valutazione dello stato di nutrizione  deve essere  effettuata il più presto possibile per poter identificare e soddisfare al meglio i fabbisogni nutrizionali in quella fase appena successiva alla diagnosi e prima della terapia oncologica con l’obiettivo di pre-riabilitare, il paziente e aiutarlo ad affrontare al meglio la terapia stessa, aumentandone l’aderenza e migliorando l’outcome. Ovviamente noi ci auguriamo che tutti i soggetti abbiano un buono stato di nutrizione, ma non è così perché la nostra alimentazione spesso è disordinata, per mancanza di tempo o di conoscenze , oppure percvpresnza di altre patologie o di terapie farmacologiche che hanno alterato lo stato di nutrizione nel tempo.
Pertanto un'alimentazione personalizzata e adeguata al fabbisogno è importante prima del trattamento, durante e anche dopo per ridurre le possibili recidive e aiutare il paziente a ritrovare un equilibrio di salute e di benessere anche psicofisico.

Che cosa e quali sono gli alimenti più importanti e quali quelli che, in qualche modo, dobbiamo davvero prediligere in caso di malattia oncologica?

Sicuramente gli alimenti da prediligere sono quelli che in qualche modo hanno un'azione antiossidante, antinfiammatoria e quindi molto spazio deve essere lasciato agli alimenti come la prodotti di origine vegetale, come la verdura e la frutta. Questi alimenti contribuiscono allo stato di nutrizione attraverso l'apporto di fibra, che migliora la funzionalità non solo intestinale, ma che favorisce anche un migliore equilibrio del microbiota intestinale, quella che un tempo si chiamava flora batterica intestinale, e che ha un suo ruolo importante anche in caso di malattia oncologica. Ovviamente i prodotti di origine vegetale forniscono vitamine, sali minerali, sostanze che sono naturalmente degli antiossidanti, molecole bioattive che spesso agiscono in  sinergia con gli altri componenti dell’alimento stesso potenziando gli loro effettoi. Altri alimenti importanti sono sicuramente la frutta secca e i semi, perché comunque apportano anche sostanze come gli acidi grassi polinsaturi, che sono tipicamente presenti anche in alcuni alimenti come il pesce, specialmente quello grasso, e che hanno un'azione antinfiammatoria importante. Tutti conosciamo i famosi OMEGA3, che sono stati a lungo studiati e che non solo hanno un'azione antinfiammatoria, ma che, a concentrazioni elevate, hanno dimostrato di aiutare a meglio sopportare gli effetti collaterali, per esempio della chemioterapia.

Quali altri nutrienti possiamo considerare importanti?

Altri nutrienti importanti sono le proteine, durante il percorso terapeutico  non solo impegnativo, ma anche prolungato nel tempo, infatti si può perdere appetito, peso, percepire maggiore stanchezza, ridurre l’attività fisica e perdere  la massa magra. La massa magra è importante perché ci aiuta a sentirci bene, a sentirci non solo in forma, ma anche a mantenere una capacità funzionale elevata, una maggior resilienza e resistenza che aiuta ad affrontare il percorso di cura. E allora è importante dare spazio a quegli alimenti che contengono proteine, meglio se  nobili, quindi proteine che sono “complete” come quelle contenute nei prodotti di origine animale, come il pesce, ricco di OMEGA 3, da preferire alla carne rossa che contiene invece grassi saturi dannosi per le arterie, con un conseguente aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Anche l'olio d'oliva è un alimento da prediligere perché molto efficace nell'apportare acidi grassi buoni, acidi grassi monoinsaturi che vengono utilizzati per produrre energia, oltre che antiossidanti naturali come i polifenoli, che hanno un'azione antinfiammatoria, antiossidante, e  positiva sul microbiota intestinale. Infine, altri alimenti da non dimenticare sono i legumi che insieme ai cereali forniscono una buona fonte di proteine, fibra e sali minerali.

Quanto è importante mantenere un giusto livello di idratazione, specialmente nel caso di terapie oncologiche, e che alimenti sono consigliati per favorire una buona idratazione?

L'idratazione è una questione molto delicata e molto importante  Un’idratazione adeguata può aiutare a ristabilire anche un buon equilibrio idro elettrolitico, considerando che durante le terapie possono sorgere condizioni, come la nausea, il vomito piuttosto che alterazioni dell'alvo come la diarrea, che possono minare lo stato di idratazione in un soggetto che è già fragile e più delicato. Pertanto è importante consumare prodotti vegetali perché contengono più acqua, se li cuociamo molto meglio utilizzare anche l'acqua di cottura, per esempio utilizzando dei minestroni noi consumiamo anche quello che viene sciolto nell'acqua, quindi le vitamine, sali minerali che in qualche modo vengono in parte degradati, in parte disciolti nell'acqua, come anche la fibra. E poi è fondamentale bere, ma non qualsiasi cosa, bisogna bere acqua. Si possono sicuramente utilizzare anche dei centrifugati, per chi ha problemi a mangiare grandi quantità di verdura, oppure consumare delle spremute, oltre che acqua e tisane.

Alcol, bevande zuccherate e cibi ultra processati è corretto che devono essere limitati il più possibile?

L'alcol disidrata oltre che essere, ovviamente, particolarmente tossico e nocivo in generale, non solo per chi fa chemioterapia o per chi ha un tumore. Sappiamo che le pubblicazioni che ci sono in letteratura dimostrano che purtroppo non c'è tolleranza nei confronti degli alcolici, indipendentemente dalla loro derivazione. Lo stesso concetto vale per le bevande zuccherate o dolcificate indipendentemente dal fatto che possano essere succhi di frutta o bibite gasate. Se in letteratura scientifica, le evidenze sono poco propense a dare spazio all'alcol, allo stesso modo, notizie preoccupanti ci sono per i prodotti ultra processati. Un cibo ultra processato è un alimento che è stato trasformato dall'industria con una serie infinita di ingredienti che non sono solo additivi e coloranti, ma spesso è stato un po’ snaturato della sua vera natura iniziale. Si tratta di quei cibi che troviamo confezionati e già pronti per essere consumati, che sono stati sottoposti quindi a diversi processi di trasformazione. Le evidenze scientifiche mostrano dati preoccupanti di associazione fra il consumo di tali alimenti e   alcuni tipi di tumore, per questo motivo bisogna stare attenti e attuare delle scelte più salutari e soprattutto più sostenibili prima, durante e dopo la terapia oncologica.

 

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