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L’adroterapia per i tumori ginecologici

L’adroterapia per i tumori ginecologici

CNAO, in collaborazione con IEO, Istituto Europeo di Oncologia, e Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana sta definendo tre studi clinici di fase II per l’utilizzo dell’adroterapia con ioni carbonio in patologie della sfera ginecologica, c

30 gen/19

L’obiettivo degli studi, che riguarderanno i tumori della cervice uterina in fase avanzata, i melanomi mucosi del basso tratto genitale femminile e le recidive pelviche di neoplasie ginecologiche, è verificare se, come già emerso da studi analoghi condotti in Giappone, l’utilizzo di fasci di ioni carbonio in via esclusiva o in aggiunta al trattamento con radioterapia e chemioterapia, porti a un miglioramento del controllo della malattia e della sopravvivenza delle pazienti.

Si stima che in Italia le diagnosi per tumore alla cervice uterina siano state 2400 solo nel 2018, e che circa 56.000 donne colpite da questa malattia vivano nel nostro Paese con una sopravvivenza del 68% a cinque anni dalla diagnosi. Inoltre sono circa 1400 all’anno le diagnosi di tumori che interessano vagina e vulva (“I numeri del cancro in Italia” 2018 / Aiom, Airtum, Fondazione Aiom, Passi).
Si stima che l’adroterapia con ioni carbonio possa essere indicata all’incirca nel 30% dei casi localmente avanzati che non rispondono al trattamento chemio/radioterapico.

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