L'Associazione Sara Angela Boffi ci racconta cosa significa per loro aver sostenuto questo progetto
Umanizzare la Cura, Riprogettare la Sala TAC per i Bambini
27 gen/25

Mamma Laura Soldi e papà Paolino Boffi, hanno fondato l'Associazione Sara Angela Boffi, L'angelo dei Bambini ETS, in memoria della loro piccola Sara con l'obiettivo di supportare la ricerca scientifica e le famiglie dei piccoli pazienti che ogni giorno affrontano un persorcorso ongologico. In questa intervista ci raccontano perchè hanno scelto di sostenere il progetto di umanizzazione della Sala TAC di CNAO.
Cosa vi ha spinto a impegnarvi in questo progetto specifico per l'umanizzazione della sala TAC per i pazienti pediatrici?
La nostra motivazione nasce dalla profonda consapevolezza che ogni bambino merita un ambiente che non solo supporti la cura, ma che possa anche alleviare le paure e le ansie legate a esperienze mediche. La sala TAC immersiva rappresenta un passo verso un approccio più umano e sensibile, dove la tecnologia si unisce all'arte e alla creatività per trasformare un momento difficile in un'esperienza più serena e rassicurante. Vogliamo che i piccoli pazienti si sentano accolti e protetti, come se fossero in un luogo magico piuttosto che in un ospedale.
Ci stiamo impegnando tanto per i bimbi della pediatria e specialmente per il reparto di oncologia perché avevamo una bimba malata oncologica e sappiamo bene cosa si passa ed percorso che si va a fare. Anche la nostra Sara ha dovuto fare la tac di centratura e la radioterapia e sono certa che se ci fosse stato un ambiente molto più confortevole sarebbe stato molto meno complicato. Quindi abbiamo pensato a tutti i bimbi come lei e questa sala sarà sicuramente un momento di distrazione per aiutarli nelle loro terapie.
In che modo questa iniziativa rappresenta un cambiamento nel modo in cui pensiamo alla cura pediatrica e all'importanza dell'ambiente?
Questa iniziativa segna un cambiamento fondamentale nell’approccio alla cura pediatrica, spostando l'attenzione dall'aspetto puramente clinico a un'esperienza olistica. Crediamo che l'ambiente in cui i bambini ricevono le cure possa influenzare profondamente il loro benessere psicologico e fisico. Creando spazi che stimolano la fantasia e la serenità. In questo modo si promuove una visione della medicina che considera il paziente nella sua totalità, non solo come un caso clinico, ma come un bambino con sogni, paure e desideri.
Quale messaggio di speranza volete offrire ai bambini e alle loro famiglie?
Il nostro desiderio è trasmettere un messaggio di speranza e resilienza. Ogni giorno è un nuovo inizio e ogni piccolo passo verso la guarigione è un grande traguardo. Vogliamo che i bambini e le loro famiglie sappiano che non sono soli in questo viaggio; ci sono comunità, risorse e persone pronte a sostenerli. Insieme, possiamo costruire un futuro più luminoso, dove la forza e il coraggio di ogni bambino brillano come stelle nel cielo, illuminando il cammino verso la guarigione.