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LO STUDENTE DI IED MILANO JONATHAN RICCIARDI RACCONTA IL PROGETTO

“DISEGNI SU CARTA E 3D: IL NOSTRO
VIDEO PER IL CNAO”

19 nov/20

Jonathan Ricciardi, studente del terzo anno del corso di CG Animation di IED Milano, racconta in un’intervista cosa ha significato per lui lavorare alla produzione de “Il viaggio della particella”, il video di animazione realizzato per il CNAO insieme ad altri studenti che verrà mostrato in anteprima alla Notte europea dei ricercatori il 27 novembre.

“Il viaggio della particella” che dal sincrotrone, dove nasce e viene accelerata, arriva nelle sale di trattamento dedicate alle terapie per poi raggiungere il bersaglio tumorale: questo il tema del video, un interessante progetto creativo e informativo a cui tu e i tuoi compagni avete lavorato in questi mesi.  Quali tecniche avete utilizzato e come vi siete organizzati in questi mesi per portare a termine il progetto?

Ci siamo suddivisi il lavoro in base alle nostre capacità. I corsi in IED ci forniscono una base su tutto il mondo della Computer Grafica (CG), ma ovviamente ognuno di noi ha preferenze e interessi diversi.
L’Art Director del gruppo, Marco Valenta, e il regista, Nicolas Ferrario, sono partiti dal creare su carta l'idea per l’intero video. Io mi sono occupato della rappresentazione 3D di tutti gli strumenti medici e della loro grafica per farli apparire realistici e accattivanti. Marco Valenta si è occupato inoltre della resa grafica della particella, mentre Yangzhengnan Cheng si è concentrato sulla rappresentazione del paziente sottoposto al trattamento mostrato. Infine, sempre i colleghi Nicolas e Marco hanno affrontato il post process, ossia il montaggio e della rifinitura e correzione delle immagini video.

A luglio, in concomitanza con il fermo per la manutenzione del sincrotrone, tu e i tuoi compagni siete stati in visita per la prima volta al CNAO per scoprire da vicino l’attività del Centro e raccogliere il materiale per la realizzazione del video. Cosa ti ha colpito maggiormente quel giorno?

La visita è stata molto informativa, anche perché la maggior parte del gruppo non aveva mai visto il lavoro e le tecnologie che stanno dietro al CNAO. La fase del trattamento che ci ha più colpito è stata la nascita della particella, grazie alla presenza del sincrotrone: macchinario che pochi hanno il privilegio di vedere e conoscere.

Creatività e divulgazione scientifica: pensi che la comunicazione creativa possa essere utilizzata per raccontare la scienza?

Molti concetti complessi sono impossibili da trasmettere tramite grafiche semplici. Allo stesso tempo molti concetti semplici sono difficili da descrivere tramite testi scritti.
La grafica diventa dunque fondamentale per la divulgazione, tanto quanto è fondamentale un'informazione più approfondita per comprendere a pieno la complessità che ci sta dietro.

Cosa ti porti a casa da questa esperienza?

Abbiamo potuto avviare un rapporto lavorativo con dei committenti diversi dai nostri professori.
La scuola ci ha aiutato molto dal punto di vista delle revisioni e informazioni necessarie a portare a termine il progetto, ognuno ha potuto cimentarsi in ambiti più settoriali.
Alla fine del progetto siamo felici che IED e il CNAO ci abbiano dato questa opportunità che ci ha fatto crescere e imparare sul mondo del lavoro, molto più che in aula.

 

 

 

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