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Cordomi e condrosarcomi: serve l'adroterapia

Cordomi e condrosarcomi: serve l'adroterapia

Dati importanti e incoraggianti emergono da due studi del CNAO condotti sui 169 pazienti trattati con adroterapia.

22 lug/19

Due studi presentati da CNAO all’ultimo congresso della European Society for Radiotherapy & Oncology (ESTRO) tenutosi a Milano, hanno concentrato l’attenzione sull’impiego dell’adroterapia per il trattamento dei cordomi e dei condrosarcomi della base del cranio. Nel primo sono stati trattati in tutto 134 pazienti, in maggioranza uomini, con età mediana di 57 anni [4]. Nella maggior parte dei casi (76%) i pazienti erano stati sottoposti in precedenza a resezione chirurgica, che è risultata completa solo nel 20% dei casi. La CIRT è stata impiegata in 73 casi, mentre gli altri 61 sono stati trattati con protonterapia. Sono stati valutati alcuni outcome clinici e il profilo di tossicità della radioterapia con adroni.

Con un follow up mediano di 32 mesi, il tasso di controllo locale di malattia è dell’83%, ma del 100% nei pazienti trattati con protonterapia dopo la resezione chirurgica completa. A 3 anni, la OS è del 90%. In 18 pazienti (13%) sono comparse recidive nelle aree irradiate, mentre solo 6 pazienti (4%) hanno sviluppato metastasi a distanza dopo un intervallo medio di 12 mesi dal trattamento.

Anche in questo caso si evidenzia una buona tollerabilità della terapia, con 2 soli casi di mucosite di grado 3 indotta da radiazioni. A lungo termine, tossicità di grado 3 e 4 correlate alla terapia sono state rilevate solo nel 4% dei pazienti. Per quanto riguarda i condrosarcomi, 35 pazienti con età mediana di 45 anni sono stati sottoposti tra il 2011 e il 2017 a radioterapia con protoni (18 pazienti) o con ioni carbonio (17 pazienti)[5]. In 17 casi, i pazienti avevano affrontato in precedenza una resezione chirurgica.

Il follow up mediano è di 34 mesi e il controllo locale di malattia a 1 anno è del 100%, a 3 anni del 96% e si mantiene invariato a 5 anni. È stato registrato un unico caso di progressione locale di malattia dopo 2 anni dalla fine del trattamento. Per quanto riguarda i dati di sopravvivenza, la OS a 1 anno è del 97%, mentre a 3 e a 5 anni è del 93%. Tossicità tardive di grado 3 correlate alla radioterapia sono state rilevate solo in 2 casi, mentre non sono stati registrati eventi avversi di grado maggiore.

 

Per tutti i dettagli su tutti gli studi presentati da CNAO al 38esimo congresso annuale della European Society for Radiotherapy & Oncology (ESTRO) leggi https://cnao.it/area-medici/it/news/item/61-con-cnao-al-congresso-estro-focus-sull-adroterapia 

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