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La collaborazione con l’IROC Quality Assurance Center di Houston

CNAO E IROC PER LA SICUREZZA
DEI TRATTAMENTI

29 ago/22

È in corso un'importante collaborazione tra il CNAO e l’IROC Quality Assurance Center di Houston (USA) per certificare il raggiungimento di standard di sicurezza e di qualità dei trattamenti mediante adroterapia. Mario Ciocca, responsabile dell'unità di fisica medica della Fondazione CNAO, racconta il percorso svolto sinora con uno sguardo al futuro.

Nel 2019, durante un congresso scientifico internazionale, alcuni di noi, fisici medici della Fondazione CNAO, hanno incontrato i colleghi dell’IROC Quality Assurance Center di Houston (USA), uno dei più prestigiosi centri mondiali idonei a rilasciare certificati di accreditamento in ambito della dosimetria delle radiazioni ionizzanti.

Quell’evento ha rappresentato l’occasione per istituire una preziosa collaborazione scientifica tra i nostri due Istituti: da un lato, infatti, l’IROC aveva in programma di estendere il suo ambito di certificazione – sino ad allora e tuttora limitato ai fasci di fotoni, elettroni e protoni – anche agli ioni carbonio e, quindi, necessitava di un partner clinico in grado di fornire loro tali tipi di fasci non convenzionali (CNAO è infatti uno dei pochissimi centri al mondo in grado di produrre fasci di ioni carbonio a scopo terapeutico); dall’altro lato, l’interazione con l’IROC costituiva indubbiamente per la fisica medica del CNAO un’opportunità di crescita culturale, oltre che motivo di prestigio per essere stati scelti come partner clinico.

La collaborazione scientifica avviata tra l’IROC e il CNAO si è sviluppata inizialmente attraverso ripetute visite dei colleghi americani presso il nostro Centro. In queste occasioni abbiamo fornito loro alcune decine di ore di tempo fascio e assistenza specialistica in loco, consentendogli di sperimentare in maniera approfondita il comportamento della loro strumentazione dosimetrica (camere a ionizzazione, pellicole radiografiche, rivelatori solidi e fantocci di vario tipo) con i nostri fasci di ioni carbonio.

A fronte di questo convinto impegno di risorse da parte nostra, l’IROC ci ha proposto a inizio anno di avviare le complesse procedure di accreditamento del nostro centro per i fasci di protoni. L’unico centro in territorio europeo sinora accreditato in tal senso dall’IROC è l’Istituto PSI a Villingen (Svizzera).

Per meglio comprendere il significato dell’accreditamento dosimetrico di un Centro di radioterapia da parte di un ente certificatore riconosciuto a livello internazionale, quale appunto l’IROC, occorre ricordare che, quando un centro clinico intende partecipare a un trial internazionale per confrontare, ad esempio, l’efficacia o la comparsa di effetti collaterali tra diverse metodiche di trattamento innovative e di elevata complessità, come primo requisito per garantire allo studio risultati affidabili tutti i centri coinvolti devono dimostrare di essere in grado di trattare i pazienti in maniera fedele rispetto ai requisiti dello specifico protocollo clinico condiviso. Le procedure di accreditamento del centro mirano proprio a verificare il raggiungimento degli standard di sicurezza e di qualità in tutte le fasi del processo radioterapico, a partire dalla corretta dosimetria di base dei fasci e dalle procedure di simulazione e pianificazione del trattamento, sino all’erogazione della dose di radiazioni prevista.

Il processo di accreditamento prevede dunque numerosi step con livelli di complessità sempre maggiore ed è attualmente in corso: avviato a inizio anno con la compilazione di questionari approfonditi sui fasci di protoni disponibili al CNAO, la strumentazione dosimetrica impiegata e le procedure di garanzia di qualità implementate, è proseguito nei mesi tra aprile e giugno con l’arrivo di diversi fantocci che simulano la conformazione sia esterna che interna di un paziente per vari distretti anatomici e che contengono ciascuno al proprio interno appositi dosimetri. Tali fantocci sono stati irraggiati da noi, simulando fedelmente le procedure standard adottate nella nostra pratica clinica, poi rispediti negli Stati Uniti per essere analizzati.

I risultati preliminari ricevuti sinora sono molto incoraggianti, sia in termini di dosimetria di base dei fasci di protoni in condizioni di riferimento, con scarti molto contenuti (nettamente entro l’incertezza di misura del 3%) tra la dose stimata da noi e quella effettivamente misurata dai loro dosimetri, sia a seguito dell’irraggiamento dei fantocci nel distretto encefalico e in quello della base cranica. Il prossimo irraggiamento riguarderà il caso di una lesione mobile, nel distretto toracico, e sarà seguita da un test a livello della regione pelvica.

L’ambita procedura di accreditamento dovrebbe concludersi a fine anno con il rilascio da parte dell’IROC del cosiddetto “proton approval” definitivo dei nostri fasci di protoni per la partecipazione a trial clinici internazionali. Al di là di ciò, l’accreditamento, sottoposto successivamente a verifica periodica annuale con procedure semplificate, testimonierà lo sforzo continuo della nostra unità di fisica medica nel perseguimento degli obiettivi di sicurezza e alta qualità dei trattamenti forniti ai pazienti di adroterapia.

Un grazie di cuore ai colleghi dell’IROC per la splendida collaborazione e la disponibilità dimostrate nei nostri confronti, così come ai miei colleghi fisici medici per la professionalità e l’impegno sempre profusi in oltre dieci anni di attività sul campo.

Mario Ciocca, responsabile unità fisica medica, Fondazione CNAO.

 

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