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Questa la missione di Amici del Sorriso, Associazione di Volontariato attiva sul territorio pavese

Cuore e umanità al servizio dei piccoli pazienti oncologici

27 gen/25

Chiara Candita, presidente di "Amici del Sorriso" e Alessandro Baldi, vicepresidente dell'associazione, ci raccontano di quanto sia importante il ruolo delle Associazioni per supportare i piccoli pazienti e le loro famiglie nel faticoso percorso delle terapie e quanto progetti di benessere studiati appositamente per i piccoli pazienti possano impattare sulla qualità della vita e delle cure.

Come nasce Amici del sorriso e qual è la missione che vi guida?

L’Associazione “Gli Amici del Sorriso” nasce da due gruppi di volontariato, MerenDona del Sorriso e Amici del 4 Piano (chirurgia e oncoematologia pediatrica), che, condividendo gli stessi valori e principi nell’operare in ambito sociale, si sono incontrati ed uniti per proseguire insieme la loro “mission”. La nostra decisione di creare un’unica Organizzazione di Volontariato è un esempio virtuoso, in un contesto in cui non è sempre facile creare sinergie, di come la collaborazione sia fondamentale per raggiungere importanti obiettivi.

La missione dell’Associazione si può declinare in un’unica frase: migliorare la qualità di vita dei pazienti, attraverso progetti e iniziative che spaziano dall’accoglienza al percorso post dimissioni. Il benessere psicofisico del paziente, così come quello della figura del caregiver, deve ricoprire un ruolo sempre più centrale nell’attività delle Associazioni; è quindi necessario porre in essere azioni che permettano, sia al malato, sia a chi lo segue, di non sentirsi soli, né durante la fase delle cure, né dopo la conclusione delle terapie.

Cosa vi ha spinto a donare fondi per la realizzazione di una sala giochi per pazienti CNAO? E in che modo pensate che la sala giochi possa influenzare il benessere e la qualità della vita dei bambini in trattamento al CNAO?

Dopo anni di volontariato in corsia, possiamo affermare con certezza che il dono più bello che si possa fare ai bambini malati e alle loro famiglie è creare momenti di “normalità” e permettere ai piccoli pazienti di rimanere, il più possibile, a contatto con il mondo esterno: proseguire con lo studio, giocare e svolgere laboratori creativi, anche attraverso l’aiuto dei volontari, festeggiare in ospedale le tradizionali ricorrenze del Natale e della Pasqua…

Una sala giochi, accogliente e attrezzata, può contribuire quindi a creare uno spazio di “normalità”, trasformando l’ospedale in un luogo “a misura di bambino”, con un impatto positivo sul benessere psicofisico dei piccoli pazienti e dei loro caregivers.

Quali sono le altre iniziative e progetti futuri che avete in programma per sostenere i piccoli pazienti di CNAO?

Nei prossimi mesi, avvieremo un progetto di “ortoterapia”, un’interessante disciplina utilizzata per favorire il benessere psicofisico attraverso la connessione, la relazione e il contatto con la natura. Inoltre, la nostra Associazione proseguirà con l’organizzazione di eventi “fuori porta”, destinati a bambini e adulti in cura, un progetto molto apprezzato dai pazienti, perché permette loro di trascorrere giornate di spensieratezza, fare nuove amicizie e condividere speranze ed esperienze personali del percorso terapeutico che stanno affrontando. Naturalmente, in collaborazione con CNAO, abbiamo in programma di iniziare a svolgere la nostra attività di volontariato all’interno del Centro, attività che rappresenta “l’anima” dell’Associazione. Vogliamo infine ricordare “l’Ambulanza di Tommy”, che continueremo a sostenere, un mezzo attrezzato, creato con la CRI di Voghera, per trasportare i bambini ed esaudire i loro desideri (andare al mare, incontrare un personaggio famoso, ecc.).

Avete in programma altre iniziative simili o progetti futuri per sostenere i bambini?

La nostra Associazione sta seguendo un progetto di ristrutturazione di una stanza della Chirurgia Pediatrica e sta valutando un’altra iniziativa a favore della Cardiologia Pediatrica del Policlinico San Matteo di Pavia.

In che modo la comunità può partecipare o contribuire a iniziative come questa? Che messaggio vorreste trasmettere alle associazioni che supportano cause simili?

Facciamo una premessa: troppo spesso vediamo Associazioni e Fondazioni faticare per sostenere i propri progetti e per reperire i fondi necessari alla loro realizzazione.

Per essere attori del cambiamento, ha un’importanza strategica creare sinergie tra le realtà del Terzo Settore, un mondo dove spesso condividere iniziative e collaborare è complicato. Solo in questo modo si possono affrontare le sfide del futuro. Le Associazioni in ambito oncologico, attraverso attività eticamente inoppugnabili e trasparenti e la creazione di un’immagine di affidabilità nei confronti dell’opinione pubblica, possono diventare un grande strumento per veicolare risorse finanziarie da destinare a importanti progetti in ambito sociale, incluse ricerca e prevenzione. La comunità può, quindi, diventare un’alleata fondamentale, sia condividendo, con appelli, le iniziative delle Associazioni, che organizzando eventi di raccolta fondi per partecipare attivamente alla realizzazione dei progetti.

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