Sale di trattamento
Dove si svolgono le sedute di adroterapia
Iter del paziente
Verificato il possibile arruolamento per il trattamento, dopo la prima visita medica si procede con la fase della simulazione.
In questa fase vengono scelti i presidi di immobilizzazione per eseguire il trattamento.
Per presidi di immobilizzazione si intendono delle maschere termoplastiche e cuscini che vengono personalizzati e che serviranno a mantenere sempre la stessa posizione per ogni paziente, tali procedure non sono assolutamente dolorose.
Indossando queste maschere vengono acquisite immagini TC e RM sulle quali verrà impostato il miglior modo di irradiare la lesione dai medici e dai fisici.
Dopo la fase di simulazione, il paziente arriva alle sale di trattamento per eseguire la terapia.
La terapia può seguire diversi percorsi in base alla localizzazione del tumore.
Tumori della testa e del collo
La seduta di trattamento inizia con il posizionamento del paziente sul lettino in fibra di carbonio che si muove per mezzo di un braccio robotico (Patient Positioning System o PPS).
In seguito il paziente viene immobilizzato con la maschera creata in fase di simulazione e che sarà utilizzata per tutto il trattamento. Alla maschera sono attaccati dei marcatori optoelettronici riconosciuti da 3 telecamere ad infrarossi (Optical Tracking Systen o OTS), necessari per verificare la posizione del paziente prima e durante il trattamento.
Si eseguono successivamente 2 immagini a raggi X attraverso il Patient Verification System o PVS, che saranno confrontate con le immagini ricostruite dalla TC di simulazione. Da questo confronto deriverà uno spostamento che, applicato, porterà il paziente nella posizione in cui è stato calcolato il piano di cura (accuratezza 0.3 mm).
Una volta accertato il corretto posizionamento, inizia l’irraggiamento. Il piano di cura suddivide la lesione in varie fette. Il fascio di particelle irraggia una fetta dopo l’altra, seguendo i comandi determinati dal piano di cura. L’irraggiamento della lesione avviene in determinate posizioni del PPS che identificano l’ingresso del fascio, denominate campi. Lo spostamento da un campo all’altro è effettuato per mezzo del PPS che estrapola la posizione dal piano di cura.
L’irraggiamento dura circa 3 minuti per campo, mentre il passaggio tra campi comporta circa 2-3 minuti per ogni spostamento.
Il trattamento prosegue in un numero di sedute determinato sempre dal piano di cura studiato prima.
Tumori pelvici e addominali
Il paziente viene posizionato sul lettino in fibra di carbonio attraverso dei laser con dei punti di repere eseguiti in fase di simulazione. Questo posizionamento viene effettuato in una sala adiacente alla sala di trattamento, detta sala CAPH (Computer Aided Positioning in Hadrontherapy).
Il paziente viene poi trasportato con il lettino nella sala di trattamento, dove quest’ultimo viene agganciato al braccio robotico o PPS (Patient Positioning System).
Come per i tumori della testa anche per i tumori pelvici e addominali si eseguono 2 immagini a raggi X attraverso il Patient Verification System o PVS, che saranno confrontate con le immagini ricostruite dalla TC di simulazione. Da questo confronto deriverà uno spostamento che, applicato, porterà il paziente nella posizione in cui è stato calcolato il piano di cura (accuratezza 0.3 mm).
Per la zona pelvica e addominale si effettua inoltre un controllo degli organi interni data la loro possibile motilità attraverso delle immagini volumetriche, acquisite sempre con il PVS.
Una volta accertato il corretto posizionamento, inizia l’irraggiamento come descritto per i tumori della testa.
Tumori dell'occhio
Vengono eseguite due TC di simulazione per definire l’ottimale direzione dello sguardo ed è in questa sede che viene confezionata la maschera termoplastica per effettuare il trattamento.
Il paziente non viene immobilizzato sul lettino in carbonio, ma ci si serve di una struttura a forma di sedia, agganciata al braccio robotico (Patient Positioning System o PPS).
Una volta messa la maschera, il trattamento, data la particolare posizione della lesione, prevede una serie di controlli che richiedono una buona collaborazione da parte del paziente.
Il controllo del posizionamento viene effettuato con l’acquisizione di immagini a raggi X, mediante il Patient Verification System (PVS), in maniera preliminare al trattamento e durante l’irraggiamento. Questo controllo si concentra sulla verifica della posizione di clips chirurgiche posizionate prima della fase di simulazione dallo specialista in chirurgia oculare.
Durante tutta la durata del trattamento, il movimento dell’occhio è controllato tramite l’Eye Tracking System (ETS), in modo tale da poter impartire i comandi al paziente e verificare che lo sguardo sia direzionato nella maniera corretta.
Il piano di cura prevede quattro sedute di trattamento.