Un ringraziamento speciale

Un ringraziamento speciale

Buongiorno Amici di CNAO,

sono Roberto, un uomo di 53 anni, mai una malattia infettiva, mai un intervento chirurgico, mai un'influenza, oltre 110kg di massa in 194 cm di altezza, con un carattere che definire battagliero è poco ... che un giorno riceve la diagnosi di melanoma alla coroide.

Nello stesso mese, grazie ai controlli subito avviati scopro di essere anche iperteso e diabetico ... mi trovo a dieta, minato nel fisico barcollare verso la cecità parziale ... tutto cade, si sta in piedi per la famiglia, la serenità sparisce ed il futuro è immediatamente più breve e meno certo. 

Arriva il giorno dell'operazione, devo inserire delle clip in tantalio nell'occhio, serviranno a guidare i protoni nel punto preciso delle lesione, ma resterò cieco ugualmente. A Milano la Dottoressa Angi e la sua equipe sono fantastici, professionali, velocissimi ad intervenire per consentirmi l'accesso più rapido possibile alla protonterapia presso il vostro centro.

Confesso di aver cercato su Google cosa fosse lo Cnao e quali tipologie di terapia erogasse ma tempo una settimana e mi trovo ad entrare nella vostra struttura ... in pochi secondi davanti ad uno sportello mi trasformo nel paziente "XYZ", ecco, qui non sono più una persona, sono un badge ed un numero, è un'altra ferita perchè io sono Roberto non sono un numero, sono solo ammalato e forse potrei farcela a guarire. Nella vita ho gestito centinaia di persone per lavoro e tutte avevano una matricola ma io le conoscevo per nome, ognuna.

Il primo passo è fare una maschera termoplastica che blocchi un posizione il cranio per rendere ancora più precisa la terapia ... mi chiamano Sig. C. o anche solo Roberto ... mi danno pacche di incoraggiamento, si preoccupano se sto bene, mi spiegano ogni passaggio, si scusano per la durata delle procedure ... allora sono rimasto una persona per loro, non sono un morto che cammina, non sono un numero, sono rimasto IO, Roberto.

Le mie giornate diventano ancora più dure da affrontare psicologicamente, devo fare le terapie che mi renderanno cieco ma sin dall'ingresso la Sig.ra Rosa (penso si chiami così), una volontaria della CRI, mi saluta per nome, mi chiede come sia andato il viaggio, mi sorride, mi accompagna al laboratorio 1 e li trovo le persone più fantastiche che mai potessi trovare, ridono con me, scherzano, alleggeriscono la mia tensione ma ugualmente agiscono da professionisti quali sono. Non mi sento mai solo, mai abbandonato, mai dimenticato…mai un numero, sempre una persona, sempre IO, Roberto.

Non so come andrà la mia avventura ma un pezzo di strada l’ho fatto con voi e ne sono felice, non so come si chiamino le ragazze ed i ragazzi che ho incontrato, che mi hanno medicato e che mi hanno coccolato ma vi devo il GRAZIE più grande del mondo.

Vi chiedo cortesemente un solo favore, non disponendo del contatto del professionista che mi ha seguito durante la terapia, un gentilissimo signore con camice bianco che mi forniva indicazioni tramite microfono durante le sedute al laboratorio 1 ... ho necessità di scusarmi con lui, all'uscita dall'ultima terapia sono stato colto da una crisi di pianto e non sono riuscito a parlargli, la sua voce la ricorderò per sempre ed i suoi modi cortesi mi hanno incoraggiato anche durante questo momento di debolezza, poi è sparito come era comparso la prima volta.

Vi chiedo la gentilezza di fargli pervenire questa mia mail alla quale sarò felice se vorrà rispondere … anche con un semplice “guarda bene la luce, bravo, abbiamo finito”.

Grazie mille a tutti voi, per un altro pezzo di vita che mi avete regalato, grazie al ragazzo romano che mi veniva a chiamare in sala d’attesa, grazie ai ragazzi ed alle ragazze che mi medicavano, grazie ai tecnici che hanno fatto “funzionare l’ingranaggio”, grazie a chi mi parlava al microfono durante la terapia, grazie ai Medici che mi hanno visitato e ascoltato… GRAZIE

infinitamente,

Roberto C