CNAO: rischio di chiusura per mancanza di fondi

CNAO: rischio di chiusura per mancanza di fondi

Gentilissima D.ssa Vitolo,

abbiamo appreso con vero sgomento da Rai News 24 la notizia che quella meravigliosa struttura che risponde al nome di CNAO corre un serio rischio di essere chiusa per mancanza di fondi.

Siamo rimasti esterefatti e volevo mettermi in contatto con voi per sapere se potevamo quali utilizzatori fare una qualsiasi azione di sostegno per cui molto volentieri siamo disponibili ad esprimere la nostra opinione sulla struttura medesima.

Mio marito, Poggi Secondino, si è sottoposto al trattamento di 37 sedute previste per la sua patologia da agosto a ottobre2012 e durante tutto questo periodo è stato seguito in maniera esemplare da uno staff di professionisti altamente qualificati ed inoltre dotati di umanità difficilmente riscontrabili in altre strutture. È tuttora paziente CNAO per quanto riguarda i controlli periodici, importanti e rassicuranti quasi quanto la terapia stessa.
 
Non oso neppure immaginare quale sarebbe stata la nostra situazione se avessimo dovuto rivolgerci, per le cure di cure di cui  nessitava mio marito, a strutture situate all'estero. È veramente incomprensibile che un'eccellenza italiana corra questi rischi. Ci auguriamo che gli alti vertici di questo paese sappiano trovare una soluzione alla situazione per non privare tante persone di una cura così efficace oppure obbligarli a lunghi soggiorni all'estero e siamo disponibilissimi a qualsiasi iniziativa che possa essere utile, compresa una manifestazione a Roma se necessario.
 
Con immutata gratitudine per il vostro lavoro, vi salutiamo con affetto.
Poggi Secondino e Annamaria Garetti