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NEWS
N 4 | 2018
Tumore al pancreas e atomi di elio: la ricerca avanza Tumore al pancreas e atomi di elio: la ricerca avanza Partono nuovi studi per perfezionare il trattamento sulle cellule del tumore del pancreas, patologia aggressiva e resistente alle terapie tradizionali. Un’ulteriore novità è lo studio sull’utilizzo degli atomi di elio. Alcune caratteristiche delle cellule del tumore del pancreas, ancora poco conosciute, rendono questo questa patologia particolarmente aggressiva e resistente alle terapie tradizionali come la radioterapia ai raggi X. CNAO, insieme all’Università di Dallas, è impegnata in un’attività di ricerca finalizzata a svelare proprio i meccanismi biomolecolari più profondi dei tessuti maligni e ricavare informazioni preziose per contrastare più efficacemente la malattia. I ricercatori inoltre stanno analizzando il profilo genetico dei pazienti con l’obiettivo di capire con maggiore accuratezza perché l’adroterapia con particelle pesanti, in particolare ioni carbonio, si sta rilevando efficace nel trattamento del tumore del pancreas. Elio, nuova frontiera L’attività di ricerca del CNAO si sta ampliando anche in altre aree, come la sperimentazione di una nuova particella pesante, ricavata dall’elio, per colpire le cellule tumorali con precisione e ancor minore tossicità. CNAO sta costruendo a Pavia, insieme all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) una nuova linea sperimentale, separata dalle aree oggi dedicate al trattamento dei pazienti, per portare avanti questa e altre ricerche. Con il Politecnico di Milano, CNAO sta perfezionando un metodo per colpire con i fasci di particelle i tumori che si muovono con il respiro del paziente mentre con l’Università di Pisa è in corso una collaborazione per creare un sistema capace di “fotografare” in tempo reale ciò che accade nel paziente durante il trattamento e aumentare ulteriormente la precisione dell’adroterapia.
Alimentazione e prevenzione per la salute della donna Alimentazione e prevenzione per la salute della donna La 3a Giornata nazionale della salute della donna promossa dal Ministero della Salute ha indicato come priorità, oltre al contrasto alla violenza, la corretta alimentazione e la prevenzione Con incontri, convegni e screening gratuiti in oltre 150 strutture ospedaliere in tutta Italia è andata in scena il 21 aprile la terza Giornata nazionale della salute della donna promossa dal Ministero della Salute e dalla Fondazione Atena onlus impegnata nel promuovere la ricerca nelle neuroscienze. Quest’anno l’attenzione si è concentrata sul tema della violenza sulle donne, che presenta numeri allarmanti evidenziati dall’Istat (in Italia il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita), e sul contrasto dei disturbi dell’alimentazione che colpiscono circa 3 milioni di italiani, per il 95,9% donne. C’è stato spazio per sottolineare l’importanza della prevenzione oncologica: oggi in Italia sono attivi 3 programmi di screening gratuiti sui tumori del seno, della cervice uterina e del colon retto, grazie a cui si eseguono in un anno circa 6 milioni di test di accertamento (dati 2015) per verificare lo stato di salute delle persone e intervenire in modo tempestivo con una diagnosi precoce. Alla Giornata hanno partecipato con attività di informazione e sensibilizzazione diverse associazioni e realtà impegnate nella lotta ai tumori come Alleanza Contro il Cancro, a cui CNAO aderisce da quest’anno.
Apre lo sportello d’ascolto del CNAO Apre lo sportello d’ascolto del CNAO Uno spazio aperto a tutti i pazienti del CNAO e ai loro famigliari: incontri e colloqui con lo psicologo per affrontare le difficoltà del percorso di cura.   Al CNAO è stato aperto da diverse settimane uno sportello d’ascolto per i pazienti in cura e per i loro famigliari. Il servizio è gratuito e le persone possono richiedere in accettazione un incontro con lo psicologo e psicoterapeuta Massimiliano Mariani, che ha esperienza nel seguire persone che stanno affrontano la malattia e il percorso di cura. Sono 15 le persone che hanno già usufruito dello sportello d’ascolto di cui 7 sono pazienti e 8 famigliari. Le donne sono 8 e 7 gli uomini. Nella maggioranza dei casi i famigliari che si rivolgono allo sportello d’ascolto sono marito o moglie del paziente. “Questa iniziativa si propone di offrire alle persone e alle famiglie che intraprendono il percorso di cura uno spazio di ascolto, riflessione e accoglimento entro il quale elaborare la propria idea della malattia stessa e di come affrontarla nella maniera più efficace e serena possibile” spiega Massimiliano Mariani. "L’insorgere di una patologia oncologica e la necessità di affrontare un percorso di cura impegnativo definiscono limiti inattesi, relativi all’idea stessa di ‘vita'. Riteniamo prezioso potersi confrontare con essi per riconquistare un equilibrio e uno spazio di manovra, nonostante la situazione difficile e spesso dolorosa, che permettano di vivere la quotidianità in maniera soddisfacente e consapevole.”
CENTRO NAZIONALE DI ADROTERAPIA ONCOLOGICA
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