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NEWS
N 3 | 2018
CNAO entra a far parte di Alleanza Contro il Cancro CNAO entra a far parte di Alleanza Contro il Cancro Il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica si unisce alla “squadra” di Alleanza Contro il Cancro (ACC), la più grande rete di ricerca oncologica italiana. Il presidente di ACC, Ruggero De Maria: “Felici di accogliere CNAO. E’ un’eccellenza mondiale” CNAO entra a far parte di Alleanza Contro il Cancro, la più grande organizzazione di ricerca oncologica italiana, fondata dal Ministero della Salute e attualmente formata da 22 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, dall’Associazione Italiana Malati di Cancro, dall’Italian Sarcoma Group e dall’Istituto Superiore di Sanità. Alleanza Contro il Cancro si occupa di ricerca di base e clinica oncologica, diagnosi e terapia dei tumori, istruzione e informazione in oncologia. “L’adesione conferma l’importanza dell’adroterapia e della conseguente ricerca scientifica a vantaggio del malato oncologico” osserva Roberto Orecchia, direttore scientifico di Fondazione CNAO, che aggiunge: "Poter condividere con il network di ACC i risultati clinici e le sperimentazioni in corso presso il nostro centro è sicuramente un valore aggiunto per tutta la comunità scientifica”. L’adroterapia è una forma avanzata di radioterapia che utilizza fasci di ioni carbonio e protoni per trattare tumori radioresistenti e non operabili che oggi non hanno altre soluzioni terapeutiche efficaci. Ruggero De Maria, presidente di ACC, sottolinea: “«Alleanza Contro il Cancro è felice di accogliere il CNAO nell'associazione. Il CNAO è un centro di eccellenza mondiale pioniere dell'adroterapia oncologica che coniuga l'innovazione tecnologica con la ricerca clinica più avanzata.”
Migliora in Italia la sopravvivenza al cancro Migliora in Italia la sopravvivenza al cancro Aumentano le persone che vivono a 5 anni dalla diagnosi. Sono in crescita anche i nuovi casi di tumore che per il 2017 sono poi 369.000, con un incremento dello 0,8% rispetto al 2016. Crescono in Italia le nuove diagnosi di cancro, da 365.800 del 2016 a 369.000 casi stimati nel 2017, ma migliora molto la sopravvivenza. In Italia si registra un costante aumento del numero di persone che vivono a 5 anni dalla diagnosi della malattia: se negli 1990-94 la sopravvivenza era del 39% per gli uomini e del 54% delle donne, negli anni 2005-2009 si è arrivati al 55% negli uomini e al 64% nelle donne. E’ una tendenza positiva su cui influisce il miglioramento della prognosi per alcune patologie molto frequenti come il cancro del colon-retto per entrambi i sessi, il tumore al seno nelle donne e il carcinoma della prostata negli uomini. Sono i dati di Airtum, Associazione Italiana Registri Tumori e AIOM raccolti nel volume “I numeri del cancro”. Tra gli uomini i tumori più frequenti sono quelli della prostata (18% sul totale nel 2017 ), del colon-retto (16%), del polmone (15%); tra le donne sono il carcinoma della mammella (28%), del colon-retto (13%) e del polmone (8%).
Il “mondo magico” degli acceleratori di particelle Il “mondo magico” degli acceleratori di particelle CNAO è salita in cattedra alla scuola internazionale di ricerca e fisica moderna dei Laboratori Nazionali di Frascati. “Come si può colpire un bersaglio millimetrico con particelle che viaggiano a migliaia di km orari?” Scoprire l’antimateria, fare luce sulle origini dell’universo, ma anche curare il cancro con terapie molto avanzate: gli acceleratori di particelle sono al centro di alcune delle ricerche e frontiere scientifiche più suggestive e interessanti e allo stesso tempo trovano applicazioni concrete con un forte impatto in medicina e nella vita delle persone. La dott.ssa Viviana Mutti, fisico del CNAO, ne ha parlato all’International School on Modern Physichs Research organizzata dai Laboratori Nazionali di Frascati dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, per spiegare come al CNAO i fasci di ioni carbonio e protoni lanciati a 200.000 km al secondo sono utilizzati per colpire con precisione estrema le cellule di tumori resistenti alla radioterapia tradizionale e non operabili. Si chiama adroterapia e solo 6 centri nel mondo sono in grado di effettuarla con protoni e ioni carbonio. L’acceleratore di particelle del CNAO, che ha un diametro di 20 metri e una circonferenza di 80, è “figlio” della ricerca e della tecnologia italiane oltre che della collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e il CERN di Ginevra.
CENTRO NAZIONALE DI ADROTERAPIA ONCOLOGICA
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