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NEWS
N 1 | febbraio 2019
Amore e amicizia possono salvare la vita Amore e amicizia possono salvare la vita Parla Giacomo, il protagonista dello spettacolo sulle storie dei pazienti che il 28 febbraio arriva a Pavia e raccoglie fondiche saranno destinati a un progetto per i pazienti pediatici del CNAO. “Ho voluto raccontare la mia malattia, per lanciare un mess Trasformare la lotta contro il cancro in un racconto e in uno spettacolo teatrale per lanciare un forte messaggio di speranza a chi combatte la malattia: è il desiderio che ha ispirato Giacomo Parini, 23 anni, da quando nel 2013 è stato colpito al femore da un tumore osseo aggressivo. Giacomo è il protagonista de “I fuori sede” lo spettacolo teatrale ispirato alle storie dei pazienti oncologici che il 28 febbraio arriva al Teatro Fraschini di Pavia. Il ricavato sosterrà un progetto per i pazienti pediatrici del CNAO. “Tutto è nato dal bisogno che sentivo di fare chiarezza dentro me stesso, dentro la confusione causata dalla malattia” spiega Giacomo “Sentivo che la mia vita stava cambiando completamente e avevo la necessità di raccontare innanzitutto a me stesso cosa stesse succedendo, per poterlo capire a fondo. A questo si è aggiunta la voglia di fare qualcosa per gli altri, soprattutto per le persone che come me hanno combattuto o combattono contro il cancro”. Così è nato il libro di Giacomo “Non siamo immuni” e poi, dall’incontro con l’Associazione Pancrazio, costituita da studenti universitari di medicina, biologia, farmacia ed altre facoltà affini, l’idea di mettere in scena lo spettacolo “I fuori sede” che il 28 febbraio arriva a Pavia, al Teatro Fraschini: “Volevamo dare voce ai pazienti oncologici, partendo dalla mia esperienza. Le persone che sono colpite dalla malattia devono sapere che possono farcela e che è possibile vivere, superando la malattia. Io ho voluto dare il mio contributo e l’insegnamento che ho maturato nei 4 anni di terapia: l’amore e l’amicizia possono salvare la vita.” Lo spettacolo racconta in modo molto intenso, anche attraverso la musica e il ballo, la storia di 10 amici, tra cui Giacomo, che vivono insieme gli anni dell’università fino alla scoperta della malattia del protagonista che cambierà le loro vite “Ancora più del libro, lo spettacolo teatrale consente di emozionare e colpire al cuore: si piange, ma si sorride tanto e si scatena una grande entusiasmo”. Non solo libri e teatro, ma anche lo sport ha avuto un ruolo importante nella vita di Giacomo “Da giovane ho praticato equitazione per 10 anni, ma dopo l’amputazione della gamba, necessaria per contrastare il tumore, mi sono subito chiesto come trasformare una condizione oggettiva di disabilità in un’opportunità di tornare allo sport agonistico. Ho scoperto il canottaggio e sono entrato a far parte della squadra paraolimpica. Ho iniziato a prepararmi per le Paralimpiadi di Tokio 2020. In futuro voglio lavorare insieme alle federazioni sportive per favorire sempre più l’accesso dei disabili allo sport”. “Nello spettacolo” conclude Giacomo “ho provato a trasferire un’emozione forte e una consapevolezza che ho raggiunto: gli anni della battaglia contro la malattia, nonostante le grandi difficoltà, sono stati i miei anni più belli. Ne ho preso coscienza accorgendomi di quanto la malattia e la mia reazione ad essa mi abbia cambiato e fatto crescere”. Lo spettacolo “I fuori sede” sarà in scena al Teatro Fraschini di Pavia il 28 febbraio alle 21.00. L’ingresso è a offerta libera e l’incasso sosterrà un progetto per i pazienti pediatrici del CNAO. Per informazioni e biglietti: https://bit.ly/2HoFet5
0382 078536
L'adroterapia per i tumori ginecologici L'adroterapia per i tumori ginecologici Saranno avviati nei prossimi mesi tre studi clinici per trattare con gli ioni carbonio alcuni tra i tumori più aggressivi delle cervice uterina e dell’apparato genitale femminile CNAO, in collaborazione con IEO, Istituto Europeo di Oncologia, e Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana sta definendo tre studi clinici di fase II per l’utilizzo dell’adroterapia con ioni carbonio in patologie della sfera ginecologica, che saranno lanciati nei prossimi mesi. L’obiettivo degli studi, che riguarderanno i tumori della cervice uterina in fase avanzata, i melanomi mucosi del basso tratto genitale femminile e le recidive pelviche di neoplasie ginecologiche, è verificare se, come già emerso da studi analoghi condotti in Giappone, l’utilizzo di fasci di ioni carbonio in via esclusiva o in aggiunta al trattamento con radioterapia e chemioterapia, porti a un miglioramento del controllo della malattia e della sopravvivenza delle pazienti. Si stima che in Italia le diagnosi per tumore alla cervice uterina siano state 2400 solo nel 2018, e che circa 56.000 donne colpite da questa malattia vivano nel nostro Paese con una sopravvivenza del 68% a cinque anni dalla diagnosi. Inoltre sono circa 1400 all’anno le diagnosi di tumori che interessano vagina e vulva (“I numeri del cancro in Italia” 2018 / Aiom, Airtum, Fondazione Aiom, Passi). Si stima che l’adroterapia con ioni carbonio possa essere indicata all’incirca nel 30% dei casi localmente avanzati che non rispondono al trattamento chemio/radioterapico.
Nasce il super acceleratore di particelle Nasce il super acceleratore di particelle Il Cern di Ginevra ha presentato il progetto per un nuovo acceleratore, lungo 100 km e circa 10 volte più potente di quello attualmente in funzione Si chiama Future Circular Collider (FCC), il nuovo super acceleratore di particelle del CERN che sostituirà l’attuale Large Hadron Collider (LHC), oggi in funzione e protagonista nel 2012 di una delle scoperte più sorprendenti e recenti della scienza, ovvero il bosone di Higgs, la particella elementare scaturita dal Bing Bang che i fisici considerano essere alla base della trasformazione dell’energia in massa. Tra circa 20 anni, grazie a un investimento di 9 miliardi di euro, l’anello di 27 chilometri di LHC sarà sostituto dal nuovo e più grande acceleratore di 100 chilometri, capace di esprimere un’energia molto più intensa fino a raggiungere collisioni di 100 TeV (TeraelettronVolt) contro i 14 TeV dell’attuale macchina. Grazie a queste grandi energie gli scienziati prevedono di potenziare la ricerca e di poter osservare, per esempio, come i bosoni di Higgs interagiscano tra loro. La ricerca sulla fisica portata avanti nei centri come il CERN, oltre all’elevato valore scientifico, ha avuto in molte occasioni ricadute significative e concrete per la vita delle persone: anche l’adroterapia, che prevede l’utilizzo di protoni e ioni carbonio per curare alcuni tra i tumori più aggressivi, è un’applicazione della fisica.
CENTRO NAZIONALE DI ADROTERAPIA ONCOLOGICA
Str. Campeggi 53, 27100 Pavia - T. +39 0382 0781 - P.iva 03491780965 - CF. 97301200156
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