I fattori che condizionano la scelta per un trattamento con adroterapia sono legati essenzialmente al tipo di tumore e alla sua storia naturale, ovvero al suo comportamento evolutivo dal momento in cui si manifesta.
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L’ “istotipo” o l’ “istologia del tumore”, ovvero il tipo di cellula sana da cui origina un tumore, è uno dei fattori più importanti, se non quello dirimente per una scelta elettiva del trattamento con adroni. Esistono tipi di tumore o “istotipi” che hanno una particolare capacità e velocità di crescita e, allo stesso tempo, di diffondersi ad altri organi rapidamente in maniera microscopica, quindi non visibile alle normali indagini diagnostiche. Questi tumori non beneficiano in primis di una terapia locale come l’adroterapia, bensì necessitano di un trattamento che prevenga la sua diffusione, quindi di un trattamento detto “sistemico”, ovvero un trattamento farmacologico.
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La diffusione di malattia ad organi o tessuti diversi da quello di origine del tumore, la metastasi, spesso rappresenta un criterio di non indicazione. Quando la malattia ha coinvolto altri organi diversi da quello d’origine, significa che le cellule tumorali si sono diffuse per via ematica e/o linfatica. In questi casi i trattamenti locali come la radioterapia o la chirurgia lasciano il posto a trattamenti sistemici che agiscono in modo diffuso.
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Tumori radiosensibili. Esistono tumori che necessitano di dosi “basse” di radiazioni per far si che non si riproducano, ovvero per essere “curati”. Per tali tumori non è necessario effettuare trattamenti così sofisticati come l’adroterapia, dal momento che la radioterapia con raggi X ha un efficacia comprovata e allo stesso tempo non causa effetti collaterali rilevanti.