Tra circa 20 anni, grazie a un investimento di 9 miliardi di euro, l’anello di 27 chilometri di LHC sarà sostituto dal nuovo e più grande acceleratore di 100 chilometri, capace di esprimere un’energia molto più intensa fino a raggiungere collisioni di 100 TeV (TeraelettronVolt) contro i 14 TeV dell’attuale macchina.
Grazie a queste grandi energie gli scienziati prevedono di potenziare la ricerca e di poter osservare, per esempio, come i bosoni di Higgs interagiscano tra loro.
La ricerca sulla fisica portata avanti nei centri come il CERN, oltre all’elevato valore scientifico, ha avuto in molte occasioni ricadute significative e concrete per la vita delle persone: anche l’adroterapia, che prevede l’utilizzo di protoni e ioni carbonio per curare alcuni tra i tumori più aggressivi, è un’applicazione della fisica.